"C'è la bellezza e ci sono gli umiliati.
Qualunque difficoltà presenti l'impresa, non vorrei mai essere infedele né ai secondi né alla prima" A.C.

martedì 29 marzo 2011

Governativi in ritirata si mescolano alla popolazione civile: presto impossibili i raid dal cielo. Si spera nel tradimento dei Warfalla

Non siamo ancora a Sirte, come qualcuno aveva annunciato ottimisticamente nella mattinata di ieri. Gli shabab, i ragazzi delle bande ribelli, hanno incalzato i governativi sino ad Al Assun. I resistenti mantengono la posizione finché possono, tanto più che i ribelli non cercano mai lo scontro armato; ma poi arrivano dal cielo i raid degli alleati francesi e inglesi, e allora i Warfalla, sfiancati e ormai privi di mezzi blindati, ripiegano alla chetichella in direzione del centro abitato più vicino, nel quale tornare ad asserragliarsi.
Siamo arrivati così a 80 kilometri da Sirte, città simbolo del potere di Gheddafi, che è nato in quella provincia, nella quale risiede la sua tribù. La presa di Sirte sarebbe quindi un gran colpo per i ribelli, soprattutto sul piano simbolico, ma per ora gli shabab sembrano insabbiati qui ad Al Assun, e l’immagine di una tonnara che si vada stringendo intorno ai governativi sarebbe davvero fuorviante.
 
Più ci si avvicina a Sirte, infatti, più le forze governative in ritirata si mescolano alla popolazione civile, il che renderà sempre più difficili, se non proprio inattuabili, le incursioni alleate dal cielo. Insomma, la rete dei ribelli avanza, e la sua bocca si stringe serrando la linea dei governativi in file sempre più fiacche e disarmate, ma man mano che retrocede il banco dei Warfalla inghiotte, inglobandole, miriadi di case abitate da civili inermi. Facile immaginare che giunti a Tripoli i governativi si barricheranno ovunque, neutralizzando il vantaggio militare degli insorti, costituito sin ora dal supporto delle forze aeree alleate.
La situazione minaccia di volgere allo stallo, e se qualcuno in Europa spera nel buon esito degli sforzi diplomatici nei confronti del rais, in Libia si punta sulla diserzione delle tribù adesso alleate di Gheddafi. La radio della Libia libera, infatti, lancia appelli ai Warfalla, i resistenti della più importante tribù del paese, che non è sempre stata amica del rais, e dal quale ha subito spesso ingiustizie.
   La redazione di "Radio Free Lybia"

Si auspica che il ricordo di queste prepotenze riaffiori, consigliando ai governativi di arrendersi e abbandonare Gheddafi al suo destino, che sembra ormai già scritto. Si spera insomma nella congiura di palazzo: accelererebbe la fine della guerra e risparmierebbe molte vite umane.





Nessun commento:

Posta un commento